NEURODIVERGENZE

Benvenuti nell'area dedicata alle neurodivergenze

che afferiscono ai Disturbi dello Spettro Autistico, Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività e Disturbi della sfera emozionale e comportamentale.
In questo spazio ci impegniamo a offrire informazioni utili per comprendere e affrontare le sfide quotidiane legate a particolari disturbi del neurosviluppo ed altri tipi di neurodivergenze.

La nostra missione è fornire supporto a bambini, ragazzi, famiglie ed educatori offrendo una panoramica degli approcci più efficaci e delle strategie utilizzate al fine di migliorare la qualità della vita delle persone coinvolte.

La nostra equipe multidisciplinare si avvale di professionisti che lavorano insieme per identificare degli obiettivi di lavoro individualizzati e personalizzati per le singole aree di bisogno della persona o della famiglia presa in carico.

Disturbi del Neurosviluppo

I disturbi del neurosviluppo comprendono una serie di condizioni che influenzano lo sviluppo cognitivo, motorio e comportamentale dei bambini con ricadute significative negli ambiti personali, sociali e scolastici. Di questi fanno parte la disabilità intellettiva, i disturbi della comunicazione e del linguaggio, il disturbo dello spettro autistico, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, disturbi specifici dell’apprendimento e disturbi del movimento.

Gran parte di questi disturbi si manifestano durante le prime fasi dello sviluppo, pertanto è fondamentale una diagnosi precoce e una presa in carico che preveda interventi intensivi e personalizzati. Tuttavia, sebbene questi si presentino per la prima volta durante l’età evolutiva, non sempre ciò avviene in quanto queste condizioni, che persistono anche in età adulta, possono modificarsi nel modo in cui si presentano, pertanto è possibile che vengano diagnosticati a qualsiasi età, anche adulta. Attualmente i più comuni che vengono diagnosticati in periodi successivi a quello relativo all’età evolutiva sono il Disturbo dello Spettro Autistico e il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività.

Autismo. Perché si definisce Spettro Autistico?

Il Disturbo dello Spettro Autistico è una neurodivergenza che influisce su aspetti della comunicazione, delle abilità sociali e comportamentali. I bambini e gli adulti che ricevono una diagnosi di Spettro Autistico possono mostrare una vasta gamma di caratteristiche, comportamenti e livelli di abilità che varia da persona a persona.

Il termine Spettro è infatti un termine “ombrello” che descrive come ogni individuo possa presentare degli aspetti e delle difficoltà che non sono sempre uguali, per questo ci teniamo che ogni intervento sia personalizzato in base alle specifiche necessità della persona.

Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD)

Il Disturbo da Deficit di Attenzione/ Iperattività è una neurodivergenza caratterizzata da difficoltà nell’attenzione, nel mantenere la concentrazione su compiti prolungati, impulsività e difficoltà nell’organizzazione delle attività quotidiane. Queste possono presentarsi come relative a un singolo aspetto o in modalità combinata.

I bambini e gli adulti che ricevono una diagnosi di ADHD possono sperimentare situazioni di stress in diversi contesti come quello scolastico, domestico, lavorativo o nelle relazioni sociali. Il nostro scopo è supportare la persona nel sentirsi più a suo agio in ognuno di questi contesti.

Gli interventi terapeutici variano in base alle necessità individuali. I principali approcci includono:

Intervento basato sui principi dell’ Applied Behavior Analysis (ABA)

L’Analisi del Comportamento Applicata è una scienza che studia il comportamento. Dai principi di questa scienza derivano i modelli di presa in carico e le tecniche evidence-based che vengono applicate per i Disturbi dello Spettro Autistico e altri disturbi che possano coinvolgere la sfera comportamentale.

Alcune di queste tecniche sono:

  • Lavorare in ambiente naturale (NET) per stimolare il bambino nel fare delle richieste all’adulto e ampliare il suo repertorio lessicale, con lo scopo di ridurre la frustrazione generata dalla difficoltà nel comunicare i propri bisogni attraverso il Mand Training;
  • L’utilizzo del rinforzo positivo con lo scopo di aumentare l’emissione di un comportamento atteso ed estinguere eventuali pattern che non facilitano lo scambio comunicativo o le relazioni sociali;
  • L’utilizzo della Task Analysis per supportare bambini e adolescenti nell’apprendimento di life skills utili in diversi contesti per una serena crescita e autonomia personale;
  • Utilizzo delle Storie Sociali e organizzazione di piccoli gruppi volti all’incremento delle principali competenze sociali.

Comunicazione Alternativa Aumentativa (CAA)

Si tratta di un approccio che propone un’alternativa alla comunicazione orale/vocale in bambini che presentano un’assenza di linguaggio a causa di patologie congenite o acquisite o per altri disturbi del neurosviluppo. Essa prevede l’utilizzo di simboli e immagini per compensare tali difficoltà comunicative.

Tuttavia la CAA non nasce con lo scopo di sostituirsi totalmente al linguaggio orale, ma di esserne a supporto, attraverso la simultanea presentazione del linguaggio orale assieme al simbolo corrispondente.

Le famiglie hanno un ruolo cruciale durante il processo terapeutico, per questo è un nostro obiettivo supportare genitori e caregiver nel gestire le sfide quotidiane, aiutando i propri figli in modo efficace. Lo scopo quindi del Parent Training è di offrire supporto alla genitorialità, rendendo i genitori consapevoli di quali sono i bisogni dei loro figli e come questi gli vengono comunicati, aiutandoli inoltre nella gestione di eventuali difficoltà comportamentali e emotive.

Inoltre incoraggiamo i genitori a prendersi cura di sé stessi come coppia, senza rinunciare ai loro spazi e ai loro interessi, superando i sensi di colpa e aumentando il senso di efficacia, con conseguente beneficio per i loro figli.

Mentre nel Parent Trainig il bambino non è direttamente coinvolto negli incontri tra i genitori e il professionista, nella Terapia Mediata dai Genitori, quest’ultimi sono agenti attivi in stanza durante la terapia.

Nell’ottica di dare alla famiglia il giusto spazio, questo tipo di intervento ha come scopo di offrire sostegno emotivo ai genitori ed incrementare le interazioni positive con i loro figli. I genitori apprendono sul campo a prendere consapevolezza dei propri stati d’animo e di quelli dei loro figli, migliorando la qualità di comunicazione e ascolto. Si favoriscono inoltre l’attenzione congiunta, l’imitazione, l’alternanza nel gioco e l’empatia.

Infine è fondamentale l’integrazione e generalizzazione dei percorsi terapeutici all’interno
non solo della famiglia ma anche della scuola, favorendo gli scambi tra educatori, specialisti
e genitori per garantire un supporto costante.
Gli interventi a scuola hanno quindi come scopo:

  • Individuare strategie d’insegnamento specifiche rispetto al bisogno educativo del bambino;
  • Osservare i comportamenti del bambino e comprendere quali sono gli antecedenti e le funzioni di quel comportamento specifico, per attuare strategie proattive volte a migliorare il benessere in classe.
  • Favorire gli scambi comunicativi e la partecipazione a giochi o attività in piccolo gruppo con i compagni di classe.

Prenditi cura di te,
sei importante!

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